Un progetto nazionale ma radicato sui territori, così potrebbe essere riassunto il grande piano che sta alla base della nomina a direttore di Asnacodi di Andrea Berti. Viva soddisfazione da parte del presidente Albano Agabiti che ha sin da subito condiviso le basi del progetto. Nominato ad unanimità dal Consiglio di Amministrazione Berti, si accinge a prendere la guida dell’associazione nazionale a partire dal primo giugno.
“Le idee sono chiare – spiega Albano Agabiti – gli obiettivi da raggiungere e condivisi con il nuovo direttore sono molteplici a partire dalla necessità di raggiungere alcuni importanti traguardi fissati dal PSRN su tutti perseguire una distribuzione omogenea territoriale in tutto il Paese degli strumenti di Gestione del Rischio e l’evoluzione di quest’ultimi in termini di estensioni delle garanzie, da attivare con una complementarietà fra i diversi strumenti. Colgo l’occasione per ringraziare l’avvocato Paola Grossi per la fattiva collaborazione, che in parte continuerà, e per un augurio sincero di buon lavoro in relazione al suo nuovo incarico”.
“Il progetto che ho in mente e condiviso con Presidente e Consiglio di Amministrazione – evidenzia Berti – vede al centro i territori e le loro diverse peculiarità. Miriamo a creare un team di esperti del quale faranno parti i direttori dei diversi Condifesa che potranno reciprocamente mettere a disposizione e scambiarsi idee e strumenti innovativi sviluppati nelle proprie aree di competenza. Il percorso sarà basato su due concetti: concertazione e scambio tra i diversi attori della filiera che si renderanno disponibili a creare percorsi virtuosi al servizio del settore. Il tutto coordinato e coniugato a sistema dalla sede di Roma. Un pool di esperti territoriali che per aree di competenza sono chiamati ad operare con uno sguardo nazionale”.
Sono molti gli ambiti operativi che il nuovo direttore si troverà a dover affrontare e non si farà trovare impreparato: “innovazione delle polizze, comunicazione, credito, fondi, polizze parametriche, utilizzo rilevazioni satellitari, strumenti dell’agricoltura di precisione, big data e sistemi di supporto alle decisioni, sono i settori da sviluppare senza indugio. È necessario che il settore agricolo, fortemente legato alle tradizioni e ai ritmi delle stagioni, sviluppi un nuovo paradigma. Approccio scientifico, tempi di reazione coerenti con la nuova velocità dell’evoluzione del contesto economico, specializzazione e competenza dei responsabili e obiettivi di sistema strategici dovranno essere le condizioni di governo per poter garantire alle imprese gli strumenti e le soluzioni di protezione per affrontare in serenità le sfide future” – conclude Berti.
Andrea Berti, Trentino, laureato in economia e da sempre legato al mondo della gestione del rischio. Dal 2001 è stato direttore di Co.Di.Pr.A. – Condifesa Trento e ricopre numerosi ruoli istituzionali in diverse società del settore. È nel consiglio di amministrazione di aziende che si dedicano all’innovazione come Trentino Invest.