Il convegno organizzato da Condifesa di Bolzano, Co.Di.Pr.A. Trento e Asnacodi Italia all’interno del Festival Meteorologia di Rovereto ha delineato le opportunità della tecnologia al servizio della meteo-agricoltura per affrontare le prossime sfide del settore primario.
“Le sfide tecnologiche 4.0 per la meteorologia in agricoltura” sono andate in scena lo scorso sabato durante l’evento organizzato da Condifesa di Bolzano, Co.Di.Pr.A. Trento e Asnacodi Italia all’interno del Festival Meteorologia di Rovereto.
Una mattinata di lavoro dedicata al mondo agricolo che ha permesso ai numerosi partecipanti in presenza all’interno del Palazzetto dello sport Angelo Marchetti e anche online di ascoltare dalla voce di rappresentanti istituzionali e tecnici quali sfide ci aspetteranno nel prossimo futuro e, soprattutto, come affrontarle.
I lavori sono stati aperti da Giorgio Gaiardelli, presidente di Co.Di.Pr.A., il quale ha portato la propria esperienza da agricoltore sottolineando come “i cambiamenti climatici per noi frutticoltori sono tangibili, basti pensare alla fioritura, rispetto a dieci anni fa avviene almeno 10 giorni in anticipo, proprio per queste evidenze dobbiamo trovare soluzioni efficaci e sicuramente la tecnologia giocherà e sta già giocando un ruolo di primaria importanza”. Anche il presidente del Condifesa di Bolzano, Stefan Klotzner, ha voluto mettere l’accento sui cambiamenti climatici in corso e sottolineare il ruolo della tecnologia per mitigarli. La vicinanza al mondo agricolo da parte di Itas Mutua, partner dell’evento, è stata portata da Norbert Bonvecchio, Direttore Distribuzione Rete Agenziale e Progetti Speciali, che ha anche ricordato il compleanno della compagnia che festeggia i 200 anni di attività. Compito di chiudere i saluti istituzionali affidato a Dino Zardi, presidente AISAM e ideatore del Festival Meteorologia.
La sessione “Innovazione tecnologica per un sistema agricolo e agroalimentare sostenibile” è stata aperta da Angelo Frascarelli, presidente ISMEA, il quale ha spiegato le sfide che aspettano al mondo agricolo da qui al 2030 «sostenibilità, alimentazione, innovazione e resilienza sono le parole chiave del concetto di Agricoltura Smart. Nei prossimi anni la strada porta all’aumento della produzione, ma per farlo abbiamo bisogno di molte informazioni, di dati che ci aiutino a ridurre l’impatto su ambiente, clima ed energia. Per un mondo e un futuro più equo e sostenibile».
Mauro Serra Bellini (dirigente Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), Silvia Lorenzini (direttore Coordinamento Agea) e Romano Masè (dirigente generale Dipartimento agricoltura Provincia autonoma di Trento) hanno raccontato alla platea le frontiere percorse dalle istituzioni, tra necessità di semplificazione e opportunità di digitalizzare con una visione nazionale e provinciale spiegando come i dati saranno uno dei fattori principali per uno sviluppo sostenibile. Dati che dovranno essere “open” in modo da riuscire a sfruttarli al massimo delle loro potenzialità.
Prima sessione conclusa con una tavola rotonda che ha permesso di conoscere la visione di enti di ricerca, start-up e aziende innovative della meteorologia rispetto alla necessità di semplificare, Massimo Bertamini (professore C3A, Centro Agricoltura Alimenti Ambiente), Marco Cristoforetti (ricercatore Fondazione Bruno Kessler), Corrado Bridi (Laboratorio Innovazione Itas Mutua), Massimo Crespi (CEO Radarmeteo), Andrea Piazza (previsore Meteotrentino), Mario Del Grosso Destreri (direttore generale Fondazione Edmund Mach) e Luca Stevanato (CEO Finapp) sono tutti concordi che è prioritario semplificare ma senza banalizzare.
Seconda sessione della mattinata dal titolo “La tecnologia al servizio dell’agricoltore, ma non solo” è stata aperta da Andrea Berti (direttore generale Asnacodi Italia, consigliere delegato Agriduemila Hub Innovation) e Samuele Trestini (professore Università di Padova). Berti ha messo l’accento sui cambiamenti in corso per il nostro settore a partire da quelli climatici, in questo contesto di epocali cambiamenti è necessario che l’agricoltura giochi un ruolo di primaria importanza, ma le aziende agricole devono mantenere la propria redditività, obiettivo raggiungibile attraverso le soluzioni proposte dalla Gestione del rischio in sinergia con tutti gli attori del settore primario. Strumenti che sono sviluppati dal nostro sistema grazie agli investimenti in tecnologia e comunicazione da parte dei Condifesa, anima dell’innovazione”. Trestini ha sottolineato come le sinergie tra i diversi attori debbano essere sviluppate, questo sarà possibile anche attraverso i fondi messi a disposizione per strutturare gruppi di lavoro tra enti di ricerca, pubblico e provato.
Secondo talk “Tecnologia in pillole” che ha messo in scena le innovazioni tangibili nel nostro settore con Andrea Faustini (responsabile enologico e agronomico Cavit), Marica Sartori (direttore Co.Di.Pr.A.), Manfred Pechlaner (direttore Condifesa Bolzano), Steno Fontanari (CEO Enogis) e Luca Lovatti (Ricerca e sviluppo Melinda).
I lavori sono proseguiti con l’intervento di Albano Agabiti, presidente Asnacodi Italia, ha sottolineato come “la gestione del rischio stia vivendo un momento di assoluto protagonismo al pari della tecnologia per garantire agricoltore e consumatore. Un’accelerazione fondamentale che sarà elemento utile anche al nostro sistema Asnacodi Italia-Condifesa”.
La chiusura dei lavori è stata affidata a Giulia Zanotelli, assessore all’agricoltura Provincia di Trento, che ha voluto focalizzare l’attenzione sui giovani e sulla risorsa idrica specificando che «il tema dell’acqua sarà una sfida centrale nei prossimi anni, anche qui in Trentino dove non soffriamo sicuramente di siccità. Dobbiamo impegnarci per l’efficientamento e il risparmio idrico, obiettivi raggiungibili con strumenti innovativi e con una collaborazione sinergica tra i diversi soggetti del settore».