La campagna assicurativa e mutualistica 2021 si chiude con gli agricoltori che riceveranno oltre 75 milioni di euro direttamente o indirettamente, per le liquidazioni alle cooperative, a ristoro dei danni sulle colture causati principalmente da grandine. Il gelo primaverile, fortunatamente, non è stato così impattante come avrebbe potuto essere viste le temperature che si erano registrate.
Il 2021 ha fatto registrare eventi calamitosi importanti per le nostre campagne. Inizio di annata caratterizzata, dal punto di vista delle avversità, da una serie di temibili gelate primaverili che ci hanno lasciato con il fiato sospeso per qualche settimana.
“Fortunatamente, le gelate, ben evidenziate dagli “allert” diramati dai tecnici della Fondazione Edmund Mach, che si sono susseguite per diverse nottate – spiega Marica Sartori, direttore Co.Di.Pr.A. – hanno causato solo qualche lieve danno. In particolare, per le colture sensibili, come ciliegio e meleti precoci, e per alcune circoscritte aree della nostra provincia. Le gelate, infatti, si sono verificate in un momento ancora non particolarmente delicato per le colture che erano in una fase vegetativa quasi “dormiente”.
Importanti danni – continua il direttore – si sono registrati fin dai primi diversi sopralluoghi che il Consorzio di difesa di Trento Co.Di.Pr.A. ha effettuato sul territorio provinciale nelle aree colpite dalla forte ondata di maltempo del 22 luglio scorso, probabilmente la più importante in termini di estensione delle aree colpite e di veemenza. In particolare, i vigneti più colpiti sono stati quelli nella zona che va da Cadino a Maso Nuovo nel comune di Mezzocorona e Roverè della Luna. Colpiti circa 600 ettari dei quali quasi 200 in maniera importante. Nell’area viticola i valori assicurati sono notevoli, oltre 13 milioni di euro”.
La violenta grandinata di fine luglio si è sommata ad altri eventi grandinigeni accaduti nelle settimane precedenti che hanno colpito le diverse produzioni. Questa grandinata, che ha colpito pesantemente anche i meleti dei comuni di Predaia e Ville d’Anaunia, dove sono stati interessati significativamente oltre 500 ettari, con valori assicurati per quasi 25 milioni di euro, si è abbattuta dopo un altro evento di forte intensità che aveva colpito, alla fine di giugno, alcuni comuni della Val di Non: Contà e Ville d’Anaunia. Per toccare con mano, portare il proprio sostegno e la propria vicinanza nonché stimare i danni causati dalle forti ondate di maltempo, il Consorzio ha continuato i sopralluoghi nelle aree colpite della Val di Non, dove è stato possibile anche organizzare, grazie alla collaborazione di Melinda, due incontri di confronto tecnico con i melicoltori che hanno visto un intero anno di lavoro andato in fumo in pochi minuti.
Una serie di episodi calamitosi che dunque hanno causato ingenti danni a numerose colture agrarie della nostra provincia. Fortunatamente oltre il 90% degli agricoltori si assicura e gran parte estende le garanzie e le protezioni aderendo a fondi mutualistici agevolati e non (sotto soglia, fitopatie, mancati conferimenti e stabilizzazione del reddito), andando così a tutelare con uno strumento assicurativo circa 500 milioni di euro di produzioni agricole, oltre ad ulteriori 515 milioni di euro che trovano copertura con soluzioni mutualistiche. In particolare, nella nostra provincia aderiscono a soluzioni di gestione del rischio oltre il 90% delle mele e il 75% dell’uva con una media che sfiora l’85%.
Le aree maggiormente colpite da eventi atmosferici avversi sono quindi le zone di Predaia, Contà, Ville d’Anaunia, Denno, Campodenno in Val di Non, in Bassa Valsugana e Storo sono stati segnalati danni da vento forte su mais, nella zona di Mezzocorona, San Michele all’Adige e Roverè della Luna, inoltre nell’Alto Garda sono stati segnalati danni da grandine e vento forte che hanno determinato qualche problema nei vigneti e oliveti gardesani.
“I danni, complessivamente, sono da imputare principalmente alla grandine -sottolinea Sartori – eventi atmosferici avversi che hanno causato danni agli assicurati, diretti ed indiretti, per oltre 75 milioni di euro. Le compagnie di assicurazione entro Natale ristoreranno i danni agli assicurati. In questo modo permettendo al sistema agricolo di salvaguardare la tenuta del proprio tessuto e delle proprie aziende che in queste annate senza risarcimenti assicurativi dovrebbero affrontare, in alcune situazioni, anche la perdita totale del prodotto e quindi del fatturato”.
“Siamo certamente di fronte ad un’altra annualità difficile dal punto di vista dei danni da avversità atmosferiche – spiega Giorgio Gaiardelli, presidente Co.Di.Pr.A. – il futuro ci riserva importanti novità per il nostro ambito con la futura PAC che introduce la possibilità di prelevare direttamente il 3% dei fondi dal Primo Pilastro per destinarli ad una soluzione trasversale mutualistica per tutte le aziende agricole del nostro Paese con lo scopo di tutelarle dagli eventi catastrofali (gelo, siccità e alluvione). Soluzione che andrà a giocare sinergicamente agli strumenti che ben già conosciamo e che ci permettono di perseguire la necessaria e fondamentale sostenibilità economica per le aziende agricole”.
Sempre in un’ottica di complementarietà degli strumenti, aspetto fondamentale da sottolineare sono le numerose adesioni ai fondi per la stabilizzazione del reddito (IST) dedicati al mondo melicolo e zootecnico e al Fondo fitopatie vegetali, oltre il 70% delle superfici dei nostri associati ha aderito a questi innovativi strumenti di gestione del rischio, evidenziando lungimiranza e capacità di programmazione dell’agricoltore. Come Consorzio – evidenzia il presidente – siamo stati i primi a livello nazionale a credere nei fondi IST già nel 2019, supportando le adesioni dei nostri soci ai fondi che prevedono una contribuzione pubblica del 70%. Oggi il Consorzio è uno dei pochi soggetti riconosciuti a livello nazionale quale Soggetto Gestore e, relativamente all’annualità 2019, primo anno di attivazione, si conferma integrata la sussistenza del “trigger event” del Fondo per un determinato ambito produttivo locale, ovvero la esistenza di quella crisi generale di mercato che può far scattare l’intervento del fondo con le compensazioni direttamente in favore degli agricoltori aderenti. Ora scatta quindi la seconda fase che vede impegnato Co.Di.Pr.A. nella verifica della condizione di drastica riduzione di reddito per le singole imprese agricole aderenti, così portando a pieno regime e funzionamento questi importanti e innovativi strumenti. Una ulteriore conferma della bontà delle soluzioni attivate a sostegno dei nostri associati – conclude Gaiardelli”.