Il 2022 è stata un’annata impegnativa per il sistema Asnacodi Italia-Condifesa, ricco di sfide e, al contempo, di soddisfazione. Proprio l’assemblea generale dell’associazione nazionale dei Condifesa italiani è stato il momento per fare il resoconto dell’anno appena trascorso e tracciare le sfide future del mondo della gestione del rischio. Agabiti: serve azione condivisa per risolvere i ritardi nell’erogazione dei contributi.
Berti: Formazione, digitalizzazione e sinergie per far crescere ulteriormente il nostro mondo.
I numeri della campagna assicurativa e mutualistica 2022 sono stati presentati e confrontati con quelli preliminari della campagna in corso durante l’assemblea generale di Asnacodi Italia, tenutasi a Roma il 31 maggio. Numeri che evidenziano un trend in crescita per quanto riguarda i valori assicurati, che sfiorano i 9 miliardi di euro, le superfici garantite (oltre 1 milioni di ettari) e gli imprenditori tutelati, che si avvicinano a 62.000.
Un particolare focus è stato dedicato all’Emilia-Romagna e alle devastanti calamità naturali che si sono abbattute nei giorni scorsi, “parliamo di danni stimati in oltre 7 miliardi di euro – ha sottolineato Albano Agabiti, presidente Asnacodi Italia – eventi eccezionali, basti pensare che in 30 giorni sono cadute punte di 500-600 mm di pioggia sull’area appenninica della Romagna quando la media annua è di circa 1.000 mm – ha continuato Agabiti – eventi catastrofali che, purtroppo, stanno diventando sempre più frequenti”. Particolare attenzione è stata dedicata alla situazione relativa all’erogazione dei contributi comunitari e nazionali, “è necessario trovare soluzioni per riuscire a colmare le mancanze di fondi – ha sottolineato con forza Agabiti – su questo fronte stiamo lavorando quotidianamente con le istituzioni, proprio per dare una risposta in tempi brevi”.
Andrea Berti, direttore Asnacodi Italia, ha voluto sottolineare l’importanza delle sfide future che il mondo Asnacodi Italia-Condifesa devono cogliere per dare sempre un nuovo impulso alla Gestione del Rischio in agricoltura, “dobbiamo sviluppare sinergie sempre più efficaci come Sistema Condifesa – ha spiegato Berti – spingendo in maniera importante e concreta sulla digitalizzazione e sulla formazione, in particolare per creare e supportare una cultura verso un approccio a360 gradi alla gestione del rischio. In questa direzione – ha continuato il direttore – è rivolto il progetto di trasferimento di conoscenza che vede coinvolti tutti gli attori della filiera con lo scopo di permettere uno scambio di idee e attivare un sano e costruttivo confronto. Il progetto prevede l’attivazione di una community tra operatori e di un osservatorio, due strumenti indipendenti che sfrutteranno le ultime tecnologie a nostra disposizione per dare il via ad una crescita reale della gestione del rischio”. L’assemblea è stata l’occasione per presentare il bilancio dell’associazione da parte del direttore Andrea Berti che ne ha sottolineato la solidità e bontà in termini finanziari, un bilancio che ha ricevuto l’approvazione all’unanimità.
L’assemblea ha visto anche gli interventi di Mauro Serra Bellini (Masaf), Giovanni Razeto (Agricat srl), Umberto Guidoni (ANIA), Salvatore Carfì (Agea), Alberto De Gaetano (Cineas).
Unanime la volontà di creare sempre maggiori sinergie al servizio della resilienza delle imprese agricole del nostro Paese con lo scopo di mantenere e valorizzare la sostenibilità.