Per i nostri agricoltori le attività in campagna sono nel pieno del fermento con concimazioni, trattamenti fitosanitari, diradamento, spollonature ed ogni attività utile ad una ottimale coltivazione delle produzioni. Un lavoro incessante che deve, quotidianamente, fare i conti con le condizioni del meteo che anche in questi primi mesi del 2023 non ci ha lasciato del tutto tranquilli. Un inizio anno con un inverno mite e siccitoso, un ritorno del freddo nella stagione primaverile che ha interessato tutto il territorio provinciale e, infine, un mese di maggio con piogge abbondanti che hanno dato sollievo alle campagne ed alla carenza idrica ma che hanno messo in evidenza, ancora una volta, le conseguenze del cambiamento climatico. Anche nel nostro Trentino abbiamo, infatti, vissuto situazioni molto diverse e non abituali per il territorio alpino e che ci invitano a riflettere, con celerità e visione, sulle scelte ed azioni che dovremmo attuare per mitigare gli effetti del cambiamento climatico per consentire alle nostre imprese agricole di crescere in competitività e in sostenibilità.
Fortunatamente gli agricoltori associati del Consorzio, anche per l’annata 2023, hanno responsabilmente sottoscritto gli strumenti di gestione del rischio attivati e proposti dal Consorzio: ad oggi, possiamo contare oltre 400 milioni di valori assicurati con le tradizionali polizze assicurative agevolate mentre oltre 4.000 sono gli agricoltori che hanno aderito a strumenti mutualistici per la tutela della sostenibilità aziendale. Una campagna assicurativa e mutualistica importante che si appresta ad entrare nel vivo anche per quanto riguarda le valutazioni dei danni eventualmente subiti dagli agricoltori da parte dei periti incaricati dalle Compagnie di Assicurazioni e/o dei periti dei Fondi Mutualistici.
La situazione in campagna
Grazie ai tecnici del Consorzio ed alla collaborazione con la struttura della Fondazione Edmund Mach, con la quale il Consorzio si confronta costantemente, possiamo oggi presentare un primo punto della situazione rispetto alla stagione agricola fin qui trascorsa ed ai monitoraggi che sono stati condotti negli ultimi due mesi per valutare lo stato delle principali colture che sono presenti nel nostro territorio. In particolare, i rilievi evidenziano che per la coltura del melo ad oggi (ndr fine maggio) in tutti gli areali di produzione i limitati e circoscritti danni causati dalle gelate primaverili sono prevalentemente di tipo quantitativo e, nella maggior parte dei casi, la mancata produzione si osserva nella parte bassa della pianta. Va evidenziato che la fase nella quale sono stati eseguiti i rilievi era ancora troppo precoce per escludere completamente il manifestarsi di compromissioni qualitative, in quanto il diametro medio dei frutticini non era tala da evidenziare danni di qualità. La situazione generalmente è positiva per tutti gli areali di produzione, con danni da freddo confinati negli areali solitamente pianeggianti o negli avvallamenti per le aree frutticole delle Valli del Noce, in Valsugana e nelle colline delle Valli del Sarca. I danni nelle aree della Val d’Adige, della Vallagarina e nel fondovalle delle Valli del Sarca sono dislocati in maniera più disforme, in quanto le temperature registrate sono state spesso “al limite”. Per quanto riguarda la fioritura e l’allegagione del melo le indagini condotte, anche con il supporto della Fondazione, evidenziano una situazione diversificata a seconda della varietà e dell’areale, con alcune varietà che hanno evidenziato una fioritura scarsa e/o disforme in alcuni areali (Renetta Canada nelle Valli del Noce e Gala, Granny Smith, Red e Fuji nelle Val d’Adige, Vallagarina, Fondovalle delle Valli del Sarca). Le altre colture presenti in provincia, ad esclusione del ciliegio, non hanno subito danni significativi, a causa del gelo.
Il Fondo AgriCAT
Il 2023 è il primo anno della sperimentazione operativa del Fondo AgriCAT, il nuovo strumento introdotto dalla PAC 2023-2027 per fornire alle imprese agricole del Paese una risposta base ai danni alle produzioni derivanti da avversità catastrofali (gelo-brina, alluvione, siccità). Per gli aderenti al Fondo che abbiano subito danni importanti è aperta la possibilità di presentare la denuncia di sinistro al Fondo attraverso le funzionalità presenti all’interno dell’applicativo SIAN ovvero attraverso il CAA di appartenenza.
Le denunce di danno, indispensabili per ottenere l’eventuale compensazione economica del Fondo, devono essere eseguite: per gli Associati che sono assicurati contro le avversità catastrofali solo nel caso in cui vi sia un danno che ha determinato una perdita di peso superiore al 30% a livello di comune azienda; per tutti gli altri agricoltori solo se nel caso in cui sia stata riscontrata una perdita quantitativa media di area del 30%.
Per i danni da gelo, il termine per la presentazione della denuncia è fissato al 12 giugno.
La Polizza – Il punto di vista assicurativo
Dal punto di vista assicurativo-contrattuale, possiamo ricordare alcuni obblighi e diritti dell’Assicurato.
L’Assicurato, in caso di sinistro deve darne avviso alla Società che ha emesso il certificato di assicurazione entro tre giorni, esclusi i festivi, da quello in cui si è verificata l’avversità o dal giorno in cui ne ha avuto effettiva conoscenza, fornendo precise indicazioni relative agli appezzamenti colpiti da sinistro, indicandone la presumibile percentuale di danno e la percentuale dell’eventuale prodotto raccolto al momento del sinistro; inoltre, l’Assicurato non deve raccogliere il prodotto prima che abbia avuto luogo la rilevazione definitiva del danno, salvo se in prossimità della raccolta, […] avvisando prima la Compagnia di Assicurazione e lasciando i campioni secondo quanto previsto in Polizza (www.codipra.it).
L’Assicurato, inoltre, sussistendone i presupposti e le condizioni, può ricorrere anche alla pratica di riduzione del prodotto, formalizzando il corretto iter, che prevede la richiesta alla Compagnia di Assicurazione di una riduzione delle quantità assicurate, giustificata da oggettive motivazioni. Qualora la produzione assicurata subisca una diminuzione per prodotto/comune assicurato di almeno un quinto (20%) per qualsiasi evento diverso da quelli garantiti, l’assicurato, sempre che la domanda sia fatta almeno 15 giorni prima dell’epoca di raccolta e sia validamente documentata, ha diritto alla riduzione del quantitativo indicato nel certificato di assicurazione, con conseguente proporzionale riduzione del premio. Le domande di riduzione devono essere redatte e recapitate al Consorzio. Le domande di riduzione, convalidate dal Consorzio che ne attesta l’attendibilità, se accettate dalla Società, formano parte integrante dei rispettivi certificati di assicurazione. Con riferimento alle tipologie di polizza che comprendono la garanzia Gelo-Brina, esclusivamente per i prodotti “Sotto rete” e “Sotto rete e antibrina”, la riduzione dei quintali assicurati di prodotto, precedentemente illustrata, comporterà una riduzione proporzionale ridotta da riferirsi al 15% del premio iniziale, in considerazione del fatto che l’85% del premio è da ricondurre al rischio gelo primaverile.
Assicurare il valore economico effettivo storicamente prodotto
Con l’avanzare della stagione entrano nel vivo anche tutte le attività propedeutiche all’ottenimento del contributo pubblico sulle polizze agevolate sottoscritte dagli imprenditori agricoli associati nel corrente anno. Il lavoro di raccordo e di collaborazione con i Centri di Assistenza Agricola (CAA), che sono gli enti deputati alla predisposizione e al rilascio delle varie domande di aiuto, è costante e continuo al fine di consentire il pagamento dei contributi entro la fine del dicembre 2023. L’introduzione dello Standard Value, a partire dal 2021, doveva e deve rappresentare elemento di semplificazione e di velocizzazione dei controlli ai fini della liquidazione del contributo; in taluni casi, lo Standard Value è, invece, divenuto elemento assunto a valore a cui assicurare la produzione degli appezzamenti; evidentemente tale assimilazione non è corretta e tutte le imprese agricole possono assicurare, con le polizze agevolate, il valore economico effettivo storicamente prodotto dagli appezzamenti coltivati. Il non rispetto di tale condizione può comportare un controllo da parte del Masaf.
Sinergia e complementarietà tra gli strumenti della Gestione del Rischio e la difesa attiva Ricordiamo che questi strumenti godono di una contribuzione comunitaria straordinaria (sino al 70% sulla spesa ammessa). In considerazione del ruolo strategico e centrale che assumono per fornire una risposta alle imprese per i danni derivanti dall’epocale cambiamento climatico in atto, le misure della gestione del rischio hanno in dotazione dalla Politica Agricola Comune, per il periodo 2023-2027, oltre 3,1 miliardi di euro. Tuttavia, la straordinarietà delle risorse comunitarie destinate all’Italia per tali misure potrebbe non essere sufficiente qualora non si assumano azioni corrette sia nell’ordinario iter di sottoscrizione degli strumenti sia qualora non si pongano in essere concrete scelte e conseguenti azioni che portino ad una attuazione e/o riduzione degli effetti degli eventi estremi che dovremo affrontare nel prossimo futuro. La sinergia e la complementarietà con strumenti di difesa attiva sono e saranno obiettivi da perseguire a 360 gradi, con il Consorzio e i suoi Associati in prima linea nel solco dei principi di innovazione e di sostenibilità che hanno sempre contraddistinto l’operare di Co.Di.Pr.A.
di Marica Sartori