Dopo il maltempo di luglio, che ha decimato le produzioni di alcuni territori, i vertici di Co.Di.Pr.A. hanno incontrato i soci della Vallagarina e della Valsugana, dove la grandine ha colpito meleti e vigneti anche in maniera importante. Territori con oltre 40 milioni di produzioni assicurate.
Centinaia di ettari in Vallagarina ed in Valsugana, per valori assicurati di oltre 40 milioni di euro, sono stati interessati, in maniera diversificata, dalle grandinate di luglio. Per fare il punto sui danni e sulle operazioni di campagna peritali, Co.Di.Pr.A. ha dato appuntamento ai Soci dei due territori per portare la propria solidarietà e vicinanza agli agricoltori che, in alcuni casi, hanno visto, in pochi minuti, compromesse le proprie produzioni agricole, frutto di un intenso anno di lavoro in campo. I momenti informativi hanno permesso di valutare con gli Associati e con i tecnici delle compagnie di assicurazione la situazione attuale delle nostre campagne in un aperto confronto, che possa aiutare gli agricoltori ad affrontare le attività di perizia che avranno corso nei prossimi giorni.
“Le aree maggiormente colpite – spiega Marica Sartori, direttore del Consorzio – vedono danni particolarmente importanti, fortunatamente sono aree ristrette dal punto di vista della superficie colpita in maniera distruttiva, dove registriamo una forte copertura assicurativa. Inoltre, abbiamo oltre un terzo della superficie coperta da rete antigrandine in Valsugana, a tutto vantaggio dell’agricoltore che responsabilmente ha adottato una strategia efficiente di risk management, aumentando la sostenibilità e la resilienza ai cambiamenti climatici della propria azienda. In Vallagarina la coltivazione principe resta la vite dove abbiamo oltre 1.570 ettari assicurati”.
“Approccio a 360 gradi necessario e che stiamo spingendo da tempo – evidenzia Giovanni Menapace, presidente di Co.Di.Pr.A. – molti territori hanno già intrapreso questa strada con successo. Non parliamo solo di rete antigrandine, ma anche di coperture anti pioggia per i ceraseti, impianti antibrina a basso consumo di acqua, sino all’impiego dei satelliti per stimare il danno”.
“Tecnologia fondamentale – continua Menapace – per contrastare il cambiamento climatico che stiamo toccando con mano tutti i giorni”.