Chiuse tutte le operazioni della campagna assicurativa 2023 con il Consorzio di produttori agricoli di Trento, Co.Di.Pr.A., che ha provveduto a calcolare i risarcimenti dovuti a causa delle emergenze climatiche: entro la fine dell’anno arriveranno oltre 36 milioni di euro ai soci agricoltori del nostro territorio ed ulteriori 5 milioni stimiamo siano liquidati dai Fondi.
Menapace: anche quest’anno le bizze del clima hanno provocato danni importanti all’agricoltura trentina, quasi il 70% del nostro territorio è stato colpito da un evento avverso.
Sartori: è sempre più evidente il cambiamento climatico, dobbiamo lavorare su innovazione per mitigare e adattarci al cambiamento climatico.
L’impatto degli eventi meteorologici avversi, come grandine, eccesso di pioggia e gelo, ha provocato danni importanti per il settore agricolo della nostra provincia, con oltre il 70% del territorio agricolo locale colpito da almeno una forma di avversità climatica. L’instabilità meteorologica, in costante aumento, ha lasciato il segno, generando danni agli agricoltori trentini per oltre 36 milioni di euro. Tuttavia, per gli agricoltori responsabili che hanno aderito agli strumenti della gestione del rischio, i danni saranno indennizzati dalle Compagnie di Assicurazione entro la fine dell’anno ed a seguire dai Fondi Mutualistici.
Per quanto riguarda le calamità atmosferiche, la stagione 2023 ha visto gli eventi grandinigeni causare i maggiori danni alle nostre coltivazioni, grandine che si è susseguita per tutta la stagione agricola con numerosi episodi, che in alcuni casi hanno determinato danni così gravi da distruggere, in pochi minuti, le produzioni frutto di mesi di duro lavoro dei nostri agricoltori. I territori più colpiti dalla grandine sono Besenello, Nogaredo, Nomi, alcuni areali della Valsugana e la Val di Cembra. Anche il l’eccesso di pioggia è stato fonte di danni, specialmente per le aziende viticole in Val d’Adige, aziende che saranno sempre più chiamate ad affrontare una vera sfida dettata dal riscaldamento globale, che determina nuove condizioni anche nelle vallate trentine. Infine, il gelo nella stagione appena conclusa, fortunatamente, ha risparmiato molte aree; peraltro, in quelle particolarmente vulnerabili rispetto alle gelate, gli agricoltori sarà sempre più necessario che adottino, ove possibile, soluzioni di protezione.
Sul fronte “caldo” delle fitopatie, in particolare per scopazzi del melo e flavescenza dorata della vite, il Consorzio ha attivato da tempo due fondi mutualistici dedicati, che si impegnano a indennizzare per il mancato reddito a causa di queste problematiche, in pieno coordinamento e sinergia con altri strumenti e azioni dei consorzi vini, cantine, cooperative, Fem e Provincia Autonoma; sono numerose le perizie che i tecnici del consorzio stanno portando avanti e che si concluderanno entro metà di novembre al fine di contribuire con attenzione al monitoraggio del territorio.
“È sempre più evidente – sottolinea Giovanni Menapace, presidente di Co.Di.Pr.A. – come ormai tutte le aree agricole della nostra provincia non siano risparmiate dagli effetti del cambiamento climatico, con conseguenze molto impattanti anche dal punto di vista economico. Ormai non vi è area dove non si siano registrati danni. Questo ci impone, come agricoltori, di tutelarci per mantenere sostenibile la nostra azienda anche con nuove strategie di gestione del rischio, che concorrano all’efficientamento della spesa pubblica ed al contenimento entro le disponibilità del fabbisogno contributivo. L’impatto economico del cambiamento climatico è talmente rilevante in tutti i settori economici, compreso il nostro, da rendere non più rimandabile un nuovo approccio di resilienza e sostenibilità. Il nostro Consorzio vuole essere responsabilmente a fianco degli agricoltori in un cambiamento di approccio che deve vedere coinvolti tutti gli stakeholders, incluse le autorità locali e nazionali. Solo con una comunità unita, consapevole e responsabile possiamo affrontare quella che è una epocale e complessa sfida, la lotta al cambiamento climatico”.
“Il cambiamento dell’approccio alla gestione del rischio non è più rimandabile – evidenzia Marica Sartori, direttore di Co.Di.Pr.A. – dobbiamo abbracciare soluzioni innovative, come i fondi mutualistici, le tecnologie avanzate, nuove interpretazioni agronomiche e di territorio e le strategie di difesa attiva. Questi strumenti, insieme agli investimenti nel capitale umano che è e rimane strategico in agricoltura come in ogni settore, ci aiuteranno a diventare sempre più resilienti di fronte alle sfide del cambiamento climatico e della globalizzazione. Dobbiamo quindi guardare avanti, pronti ad adattarci alle condizioni in rapida evoluzione con la consapevolezza che siamo di fronte ad una nuova stagione della gestione del rischio in agricoltura che deve essere affrontata in modo unito e coeso senza perdere di vista l’obiettivo della sostenibilità economica ed ambientale. Co.Di.Pr.A., con Agriduemila Hub Innovation, in collaborazione con tutti i partner e portatori di interesse del mondo agricolo trentino, guarda concretamente alle attività del P.N.R.R. ed in generale del mondo delle start up e dell’agritech per portare ricerca ed innovazione a vantaggio del nostro comparto”.