I delegati dei soci del Consorzio di difesa dei produttori agricoli di Trento Co.Di.Pr.A. si sono riuniti in assemblea per fare il punto sulla campagna appena trascorsa, approvare il bilancio e guardare alle strategie del futuro.
Menapace: serve l’intelligenza naturale per sfruttare al meglio le potenzialità delle innovazioni dirompenti che il nostro mondo ha a disposizione
Sartori: bilancio affidabile e solido, stiamo reagendo ai cambiamenti epocali pianificando con forza e concretezza intelligenti strategie per le nostre imprese
L’assemblea dei delegati dei soci di Co.Di.Pr.A., convocata per il 29 aprile scorso, ha visto la partecipazione dei delegati e una qualificata partecipazione da parte del mondo agricolo con interventi dell’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli, del presidente di Asnacodi Italia Albano Agabiti e del direttore generale di Asnacodi Italia Andrea Berti.
“Stiamo vivendo un momento di particolare evoluzione – ha evidenziato Giovanni Menapace, presidente di Co.Di.Pr.A. – è ormai conclamato il cambiamento climatico, la volatilità dei mercati, le incertezze economiche e le continue emergenze fitosanitarie. Per noi agricoltori è sempre più fondamentale mettere al riparo le nostre produzioni e i nostri redditi. Fortunatamente il momento è anche particolarmente effervescente dal punto di vista dell’innovazione, basti pensa alle potenzialità dell’intelligenza artificiale. Ci troviamo di fronte a una svolta che porta con sé implicazioni positive attuali e un potenziale importante per il futuro. Tuttavia, per sfruttare appieno questa nuova ondata di innovazione, è necessario non solo un forte entusiasmo e consapevolezza, ma anche una grande capacità di pensiero strategico a lungo termine. Le potenzialità, se unite all’immensa capacità di calcolo dei computer attuali, sono importantissime anche per il nostro settore. Potenzialità che noi, intelligenza naturale, dobbiamo sapere amministrare e governare al meglio. Il mondo della gestione del rischio deve approfittarne usando in maniera sempre più complementare – ha sottolineato Menapace – le strategie di difesa attiva e di difesa passiva, a noi il compito di calarle nella realtà sul territorio. Proprio per questo – ha continuato il presidente – siamo al fianco delle istituzioni provinciali, che ringrazio fermamente del supporto, degli enti di ricerca, delle organizzazioni professionali e di produttori e di tutti gli attori della nostra filiera per raggiungere questo fondamentale e imprescindibile obiettivo”.
Bilancio e cambiamento climatico
I numeri del Consorzio sono stati presentati dal direttore di Co.Di.Pr.A. Marica Sartori, “un patrimonio di oltre 14 milioni di euro, oltre 13.500 soci, più di 600 milioni di valori assicurati con polizze agevolate, oltre 50 milioni di dotazione dei fondi mutualistici e l’evidenza delle numerose attività svolte in collaborazione con Fondazione Edmund Mach, Fondazione Bruno Kessler, Università di Trento, Università di Padova oltre alla Cattolica di Milano, che consentono al Consorzio di avere una strategia olistica a breve, medio e lungo periodo e di pianificare scientificamente le progressive azioni. Numeri importanti per il nostro Consorzio – ha sottolineato il direttore – e per i nostri Soci che, responsabilmente, di anno in anno, scelgono di tutelare le proprie produzioni e il proprio reddito”. I delegati hanno confermato la bontà dei numeri approvando ad unanimità il bilancio 2023 del Consorzio. Il direttore ha anche evidenziato come l’impatto dei cambiamenti climatici ci imponga un cambio di passo e di approccio, basti pensare che “i danni da eventi atmosferici sono aumentati di oltre il 300% nell’ultimo ventennio – ha sottolineato Sartori – con impatti rilevanti anche nel nostro territorio, esempio concreto è l’attuale campagna, che ha visto miti temperature nelle prime due settimane di aprile, che, unite alla disponibilità idrica nei suoli, hanno favorito una veloce ed anticipata ripresa vegetativa sull’intero areale frutticolo; i ritorni di freddo, purtroppo, sono sempre più frequenti e dobbiamo essere pronti ad adattarci a questa situazione; per la campagna 2024, è ancora troppo presto per fare valutazioni, i nostri tecnici sono già in campo per monitorare la situazione e confrontarsi con gli agronomi ma bisognerà attendere la conclusione della fioritura per un primo bilancio delle ultime due settimane che tanto hanno preoccupato agricoltori e sistema agricolo locale”. Sartori ha anche voluto sottolineare l’importanza della collaborazione con le istituzioni, gli enti di ricerca e con tutte le realtà territoriali e, in primis, con Asnacodi Italia, per riuscire a “implementare sinergie che si traducano in soluzioni all’avanguardia di mitigazione e riduzione dei rischi per favorire un contesto di crescita condivisa e al servizio dell’agricoltore”. Sartori ha concluso con una riflessione sulla complessità dell’attuale momento “grazie alla storia del Consorzio e alla solidità ed autorevolezza costruita in 50 anni di percorso, è stato possibile mettere in campo un eccezionale piano, quasi 10 milioni di euro, per accompagnare le imprese agricole del territorio a superare le criticità del 2022 e 2023 dettate dall’insufficienza dei fondi comunitarie a nazionali e a mantenere fiducia e continuità negli strumenti della gestione del rischio anche nella campagna 2024. Infatti, siamo convinti che solo con una corretta consapevolezza e pianificazione di adozione di un mix di strumenti, polizze assicurative e fondi mutualistici, IST, da un lato, e strategie di difesa attiva in grado di mitigare i potenziali danni, dall’altro, possiamo costruire un sistema di protezione sostenibile nel breve, medio e lungo termine, che grazie a più pilastri, sia efficiente ed efficacie per tutti i portatori di interesse, agricoltori su tutti, e che possa sfruttare al meglio le importanti risorse finanziarie che la P.A.C. 2023-2027 (oltre 3,1 miliardi di euro) destina alle misure della gestione del rischio. Il 2024 e i prossimi anni saranno cruciali per sviluppare questo nuovo approccio che richiede visione, lungimiranza e un intelligente utilizzo dell’innovazione, Co.Di.Pr.A. con tutto il sistema di cui è parte, come è sempre stato nella sua storia, è e sarà al servizio di quella necessaria partnership pubblico-privata che dovrà essere messa in atto per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, oggi non più differibili”.
La visione nazionale
Andrea Berti, direttore di Asnacodi Italia, ha voluto esprimere i complimenti per gli ottimi risultati illustrati ed un forte ringraziamento per la piena ed indispensabile collaborazione del consorzio di Trento a favore del sistema nazionale, che basa la propria strategia “in una trazione” del territorio nella condivisione di eccellenze e progetti. Valutazione delle caratteristiche comportamentali e delle caratteristiche delle imprese agricole per trovare le migliori soluzioni che consentano di passare dall’incertezza alla conoscenza del rischio ed alla conseguente gestione consapevole dello stesso, sono gli obiettivi dei numerosi progetti per l’adozione di una strategia di adattamento finalizzata a salvaguardare il reddito delle imprese.
Il presidente di Asnacodi Italia Albano Agabiti nel suo intervento ha fatto una panoramica dell’attuale contesto del settore agricolo evidenziando come l’evoluzione del settore della gestione del rischio, anche grazie all’importante contribuzione pubblica, sia un concreto vantaggio competitivo per le imprese. Il nostro sistema responsabilmente sta già lavorando per individuare progressivamente una strategia sostenibile e efficace per dare risposte concrete al massimo numero delle imprese. La piena condivisione degli obiettivi è una condizione distintiva del sistema di cui Trento è parte integrante ed al quale esprime un particolare ringraziamento per l’indispensabile e convinto apporto.
Il sostegno della Provincia
“È una fase complessa per tutto il mondo agricolo – ha evidenziato Giulia Zanotelli, assessore all’agricoltura, promozione dei prodotti trentini, ambiente, difesa idrogeologica e enti locali – e proprio per questo stiamo lavorando su diverse tematiche. Focalizzeremo le attenzioni su alcune priorità per concentrare gli sforzi e massimizzare i risultati. Al centro il tema dell’acqua e la gestione del rischio verso il quale abbiamo messo in campo un lavoro congiunto per tutelare il reddito delle nostre aziende agricole. È un orgoglio poter rappresentare una realtà come quella trentina dove la gestione del rischio rappresenta un primato nazionale ed europeo per risultati raggiunti, strumenti attivati e sperimentazioni. Ma dobbiamo guardare al futuro, infatti, le attenzioni del mondo delle istituzioni sono già puntate sulla prossima programmazione agricola post 2027, dobbiamo lavorare in maniera coesa, per tutelare il lavoro del Consorzio e di tutto il Sistema dei Consorzi di difesa. Una partita da vincere come una squadra, solo uniti possiamo garantire resilienza e sostenibilità alle nostre aziende agricole” – ha concluso Zanotelli.
Il rinnovo delle cariche
L’assemblea generale del Consorzio è stata anche l’occasione per il rinnovo del Collegio Sindacale che ha visto un cambio alla presidenza con Giorgio Demattè che subentra a Patrizia Gentil, a cui il Consorzio ha espresso il proprio ringraziamento per l’attività professionale profusa negli anni di mandato. Confermati gli altri componenti del Collegio Sindacale con Carol Pomes (sindaco effettivo), Giorgio Degasperi (sindaco effettivo), Cristina Camanini (sindaco supplente) e Mauro Di Valerio (sindaco supplente).