La notte di venerdì vento forte e grandine hanno causato notevoli danni nei frutteti e nei vigneti della Destra Adige. Particolarmente colpite le aree da Ravina ad Aldeno, Cimone e Garniga, si stimano 300 ettari danneggiati.
L’allerta meteo era stata diramata dalla Protezione Civile e l’annunciata ondata di maltempo si è abbattuta sull’area della Destra Adige nella notte fra il 28 e il 29 agosto, causando notevoli danni alle produzioni agricole, con frutteti e vigneti, in alcuni casi, pesantemente colpiti ed abbattuti.
“La severità e intensità dell’evento sono senza dubbio estreme – spiega Marica Sartori, direttore di Co.Di.Pr.A. – millimetri di pioggia, energia cinetica della grandine, velocità del vento e straordinaria concentrazione e veemenza descrivono un fenomeno naturale anomalo per il nostro territorio che evidenzia come sia in atto un forte cambiamento climatico. Fare una stima dei danni, allo stato che non si sono ancora stabilizzati gli effetti sui frutti, è ancora presto ma possiamo dire che dai primi rilievi effettuati dai nostri periti si evidenziano numerosi ettari colpiti, circa 300, dei quali oltre 100 interessati in maniera grave, dove le perdite possono arrivare alla compromissione pressoché totale del prodotto. Inoltre, le fortissime raffiche di vento, che hanno superato in qualche caso a fondovalle dell’Adige i cento chilometri orari, hanno causato la caduta di interi appezzamenti per una superficie complessiva superiore ai 15 ettari. Danni che si sono verificati – continua il direttore – proprio a pochi giorni dall’inizio delle attività di raccolta e per questo ancora più difficili da digerire. Le produzioni erano sicuramente qualitativamente eccellenti e buona si presentava la produzione e le prospettive di mercato.
Nell’area colpita – evidenzia Sartori – sono molte le aziende che hanno deciso di tutelare il proprio raccolto attraverso la stipula di una polizza contro avversità meteo, uno strumento che permetterà agli agricoltori di recuperare parte del loro reddito, altrimenti perso definitivamente. Dalle nostre prime verifiche risultano assicurate produzioni per oltre 7 milioni di euro.
Sul fronte degli impianti abbattuti dal vento, per tutti i frutteti le cui produzioni sono assicurate contro le avversità atmosferiche – spiega il direttore – per il 2020 Co.Di.Pr.A. ha attivato una estensione di copertura. Tale garanzia a copertura dei danni agli impianti produttivi è già compresa nella quota di adesione grazie al supporto della Provincia Autonoma di Trento; questo permette di indennizzare agli agricoltori anche i danni procurati agli impianti produttivi (piante di melo e di vite, e impianti antigrandine) dagli eventi calamitosi che singolarmente non assicuravano. Ad integrazione della polizza del singolo agricoltore è attiva, inoltre, una innovativa copertura assicurativa abbinata ad un fondo mutualistico, strumenti finanziati dalla Provincia Autonoma di Trento, che permettono alle cooperative interessate di coprire i costi di gestione senza richiederli agli agricoltori già colpiti da avversità e quindi già provati dal punto di vista economico. Nel momento di adesione a questi strumenti, tutti gli agricoltori preventivamente accettano la destinazione dell’indennizzo alla cooperativa”, “Da agricoltore e a nome di tutto il Consorzio – sottolinea Giorgio Gaiardelli, presidente di Co.Di.Pr.A. – voglio esprime la massima solidarietà ai colleghi contadini. Ci siamo subito attivati – continua Gaiardelli – per capire l’entità dei danni e supportare soci, cooperative e cantine al fine di capire cosa fare nei prossimi giorni, in particolare sul fronte perizie, che dovranno essere tempestive per non perdere quel poco di prodotto che rimane in pianta anche in considerazione dello stato di maturazione di alcune varietà”. Il Presidente aggiunge che “sicuramente in questi momenti ci si rende conto dell’importanza dei contributi comunitari che la UE destina agli strumenti della gestione del rischio e grazie ai quali fortunatamente i nostri agricoltori scelgono in maniera costante e massiva di assicurarsi contro pressoché tutte le avversità atmosferiche. Senza dubbio, senza questi strumenti di tutela le aziende agricole interessate da eventi di tale severità si troverebbero ad affrontare una situazione che ne potrebbe compromettere, non solo la stagione in corso, ma la stessa sopravvivenza. Ecco che, come Consorzio, da anni a questa parte sosteniamo in modo convinto come siano sempre più indispensabile e fondamentale attivare non solo la polizza contro le avversità ma anche tutti gli strumenti della gestione del rischio che la Comunità Europea incentiva, grazie ai considerevoli importi che stanzia su tale misura, tra i quali, in primis, i fondi di mutualità. Oggi, vista la particolarità dell’evento che ha colpito il nostro territorio, parliamo di cambiamo climatico ma altri sono i fattori che possono improvvisamente e drammaticamente colpire le nostre imprese agricole, le fluttuazioni di mercato e non da ultimo l’emergenza Covid. Certo non possiamo pensare che tali strumenti possano eliminare totalmente il rischio d’impresa ma sicuramente e fortunatamente rappresentano strumenti che possono garantire sostenibilità economica nel tempo e dare una certezza di futuro all’agricoltore nel momento della ripartenza. Come Consorzio siamo quindi responsabilmente in prima linea per individuare nuove coperture a 360° gradi, consapevoli di dover creare un ventaglio di strumenti il più completo possibile a beneficio dei nostri associati” – conclude il presidente.