Stabilizzare i redditi dei frutticoltori, la ricerca parla chiaro: viva gli esperti

Grazie alla collaborazione con l’Università di Trento-Centro C3A è stato possibile conoscere le opinioni dei melicoltori rispetto al Fondo IST Mele, che Co.Di.Pr.A. ha attivato già a partire dal 2019. Cerroni: i risultati sono entusiasmanti, unici in Europa ad aver attivato una ricerca così importante per migliorare la Gestione del rischio locale, ma anche nazionale. Gaiardelli: conoscere l’opinione dei nostri soci ci risulta fondamentale per proporre soluzioni in grado di rispondere alle loro esigenze.

Lo studio condotto dall’Università di Trento-Centro C3A ha permesso, per la prima volta a livello europeo, di indagare, con un approccio scientifico, le opinioni dei frutticoltori rispetto al Fondo IST Mele basandosi su dati reali e non su elaborazioni o stime. Infatti, il Consorzio di difesa dei produttori agricoli di Trento – Co.Di.Pr.A. ha dato la propria disponibilità per dare vita ad un’indagine sul campo. L’indagine, che fa parte di un dottorato di ricerca dell’Università di Trento cofinanziata dal Consorzio, si pone l’obiettivo di studiare le preferenze dei melicoltori in relazione al Fondo IST Mele per poi suggerire eventuali miglioramenti direttamente dalla voce dei protagonisti.

Gli agricoltori ambasciatori

Oltre 300 agricoltori hanno avuto l’occasione di partecipare all’indagine diventando dei veri e propri ambasciatori del Fondo IST Mele. L’indagine è stata anche l’occasione per gli ambasciatori di poter conoscere il futuro della Gestione del Rischio direttamente dalla voce dei protagonisti nazionali e locali come Herbert Dorfmann (europarlamentare), Mauro Serra Bellini (Mipaaf), Camillo Bonelli Zaccarini (Ismea), Romano Masè (Provincia Autonoma di Trento), Andrea Berti (Asnacodi Italia), Claudio Ioriatti (FEM). Massimi esperti del settore che hanno illustrato la loro visione del futuro che ci aspetta.

“Abbiamo fortemente voluto attivare una borsa di studio in collaborazione con l’Università di Trento-Centro C3A – spiega Giorgio Gaiardelli, presidente Co.Di.Pr.A. – il tutto per con lo scopo di agevolare i nostri Soci e permettere di soddisfare le richieste dei nostri agricoltori il prima possibile, specialmente riguardo agli innovativi strumenti di gestione del rischio attivati dal Consorzio, come i Fondi IST per la stabilizzazione del reddito”.

“L’indagine che abbiamo condotto – sottolinea Simone Cerroni, responsabile dottorato di ricerca Università di Trento-Centro C3A – come accennato, è una parte del progetto del dottorato di ricerca triennale. Un dottorato che vuole dare risposte concrete a Co.Di.Pr.A. e ai suoi soci agricoltori. Attraverso metodologie innovative, ma collaudate, siamo già riusciti a conoscere numerosi aspetti riguardo le preferenze dei partecipanti rispetto al Fondo IST Mele e il ruolo ricoperto dagli esperti di settore nel processo di gestione del rischio. I numeri parlano chiaro – spiega Cerroni – oltre il 60% degli intervistati ha cambiato la propria opinione grazie all’intervento degli esperti. Siamo soddisfatti – conclude Cerroni – che Co.Di.Pr.A. abbia voluto, in modo lungimirante, intraprendere con il nostro centro un progetto dal contenuto altamente innovativo che consente al consorzio di integrare nelle proprie attività un approccio assolutamente qualificato, affidandosi alle nostre expertise nell’effettuazione di analisi basate su test statistici, esperimenti economici ed indagini cognitive.”

Serve mitigare il rischio

“Noi agricoltori – evidenzia Gaiardelli – nel lavoro quotidianamente dobbiamo fare i conti con problematiche che dipendono da fattori esterni, cambiamenti climatici, insetti alieni, fluttuazioni del mercato, ecc. Per questo è fondamentale riuscire a mitigare il rischio ricorrendo a tutti gli strumenti di Gestione del Rischio a nostra disposizione, polizze classiche, fondi mutualistici e per la stabilizzazione del reddito, polizze index-based, oggi sempre più supportati dalle potenzialità delle nuove tecnologie e dalla Politica comunitaria. In questo contesto– sottolinea Gaiardelli – i fondi mutualistici di stabilizzazione del reddito (IST) rivestono un’importanza fondamentale per mettere al riparo il reddito delle nostre aziende agricole dai rischi climatici, ambientali e di mercato”.

“Come Asnacodi Italia – evidenzia Andrea Berti, direttore Asnacodi Italia – stiamo lavorando in maniera coordinata con tutti i Condifesa per valorizzare il lavoro che viene svolto a livello territoriale per poi cercare di utilizzarlo anche a livello nazionale e mettere a sistema le soluzioni innovative che ogni Consorzio riesce a sviluppare, questo progetto va proprio in questa direzione. Inoltre, siamo convinti del ruolo assolutamente strategico delle attività di comunicazione e di trasferimento di conoscenza e, grazie a questo innovativo progetto e a quelli che abbiamo definito i nostri Ambasciatori, sarà possibile agevolare la diffusione di informazione e di consapevolezza sul funzionamento dello strumento. Sicuramente anche l’opportunità, in questi momenti di approfondimento, di ascoltare dalla voce degli esponenti massimi del settore considerazioni e prospettive sulla Gestione del Rischio è importante per la crescita dell’intero sistema!”.

Valutare le azioni da mettere in campo

Infine, “per il Consorzio – spiega Marica Sartori, direttore di Co.Di.Pr.A. – è fondamentale conoscere in maniera sempre più chiara le esigenze e le opinioni dei nostri soci. Questo dottorato, e nello specifico questa indagine, ci permettono di lavorare nella direzione di ricercare e valutare al meglio le azioni da mettere in campo per trasferire informazioni e conoscenza e per aumentare la fiducia sulla corretta protezione che il Fondo IST fornisce alle imprese agricole aderenti e conseguentemente favorire l’aumento del numero delle adesioni; questo a beneficio dell’intera comunità dei melicoltori trentini. Per Co.Di.Pr.A. l’attività di sviluppo dei Fondi di Stabilizzazione del Reddito è importante e strategica: attraverso l’azione di questo strumento, oggi, risultano coperti quasi 100 milioni di euro in termini di valore di reddito aziendale delle imprese melicole aderenti, con una dotazione del fondo pari ad oltre 25 milioni di euro. Numeri e valori importanti che necessitano, per il loro sviluppo, di approcci scientifici, attività di ricerca e di collaborazione con gli enti universitari, che siano in grado di raccogliere ed analizzare, con approcci rigorosi, dati ed informazioni per sviluppare, anche dal punto di vista comunicativo e divulgativo, strumenti di contatto con i destinatari di questi innovativi strumenti. Per questo è importante la collaborazione con il centro C3A-Università di Trento”.

Le video testimonianze degli esperti sono disponibili sul canale Youtube di Co.Di.Pr.A. all’indirizzo https://bit.ly/CodipraYoutube