Co.Di.Pr.A.: il punto sulla campagna 2024

di Marica Sartori, direttore Co.Di.Pr.A.

L’agricoltura è un settore intrinsecamente soggetto a molteplici rischi, che vanno dalle condizioni meteorologiche imprevedibili alle fluttuazioni dei mercati globali. A fronte di queste innumerevoli sfide con le quali gli agricoltori quotidianamente si confrontano per sviluppare e salvaguardare l’attività aziendale, la gestione del rischio offre un insieme di strategie e di strumenti fondamentali per mitigare gli impatti negativi e perseguire la sostenibilità economica e ambientale.

Anche per la campagna assicurativa e mutualistica dell’annata in corso, si conferma il forte e consolidato impegno in primis del Condifesa e di tutto il sistema e la grande attenzione e responsabilità degli agricoltori trentini verso le soluzioni di gestione del rischio che il Consorzio mette a disposizione. Una campagna che risulta registrare continuità nelle produzioni assicurate e nelle adesioni ai fondi mutualistici, un obiettivo importante fortemente voluto dai vertici del Consorzio, dalle organizzazioni professionali e dalla Provincia Autonoma di Trento.  L’eccezionale piano messo in campo dal Consorzio, quasi 10 milioni di euro, per accompagnare le imprese agricole del territorio a superare le criticità dei minori contributi pubblici del 2022 e 2023 e a mantenere fiducia e continuità negli strumenti della gestione del rischio anche nella campagna 2024,  a cui si aggiunge l’aiuto della Provincia Autonoma di Trento (circa 5,32 milioni di euro), sono, da un lato, il risultato di un incessante ed intenso lavoro portato avanti negli ultimi mesi, anche a livello nazionale con le organizzazioni professionali di riferimento e la nostra associazione, Asnacodi Italia, dall’altro, la dimostrazione della bontà del percorso fatto dal Consorzio negli ultimi 25 anni che lo ha portato ad avere “fieno in cascina” sul quale oggi poter preziosamente contare, nonché la conferma della sensibilità dell’Assessorato Provinciale rispetto alla indispensabile e consapevole necessità di accompagnare le imprese agricole a pianificare le migliori strategie per rafforzare la redditività delle stesse.  

PGRA 2024

Il PGRA 2024 – approvato in data 21 marzo 2024 – ha portato alcuni elementi di novità nelle regole delle polizze assicurative agevolate (riduzione parametro massimo, nuovo criterio di determinazione dei parametri, eliminazione della clausola di salvaguardia salvo situazioni specifiche, revisione dello Standard Value, ecc.); molte, ma non tutte, le osservazioni proposte al Ministero dalla nostra Associazione Nazionale, Asnacodi Italia, e dalle Organizzazioni Professionali per equilibrare il sistema sono state accolte. Ciò potrebbe determinare una maggiore alea sul fabbisogno contributivo delle misure della gestione del rischio (polizze e fondi), con una diretta incidenza sull’aliquota di contributo che verrà definita per il 2024 dallo specifico bando di misura avendo a riferimento l’importante budget di 300 milioni di euro e che potrà arrivare fino al 70% (misura massima in caso di capienza delle risorse disponibili). La Polizza Collettiva del Consorzio, ancorché definita qualche settimana prima del 21 marzo, in tempi coerenti con la puntuale efficacia della garanzia gelo, si conferma coerente con il testo ministeriale approvato.

Standard Value

La campagna 2024 segna un punto di svolta per quanto riguarda i valori assicurati anche per talune nostre produzioni: il sistema dello Standard Value introdotto nel 2021 per semplificare l’iter amministrativo e burocratico ha portato a fenomeno di sovra assicurazione che, a livello generale italiano, è stato una delle criticità riscontrate negli ultimi anni. La sostenibilità del sistema della gestione del rischio nel suo complesso passa anche per un equilibrato e corretto approccio nella definizione del valore assicurato ai fini della sottoscrizione delle polizze assicurative agevolate, che deve essere ancorato al valore effettivamente e storicamente ottenuto in termini monetari dalla coltivazione degli appezzamenti, senza sfociare in valori economici “attesi” e potenziali non riconosciuti dal mercato. Il Ministero non ha escluso controlli in tal senso, nell’ambito dei controlli a campione svolti in campo prima della liquidazione effettiva del contributo.

Fondo AgriCat per i percettori di aiuti diretti della P.A.C.

Tutti gli agricoltori percettori di aiuti diretti della P.A.C. sono aderenti al nuovo Fondo Mutualistico nazionale, AgriCat, che, dal 1° gennaio 2023, offre una copertura base per i danni derivanti dalle avversità gelo-brina, alluvione, siccità. Anche per la campagna 2024 AgriCat opera in maniera indipendente dalle polizze assicurative; la compensazione eventualmente erogata si sommerà al risarcimento liquidato dalla Compagnia di Assicurazione. Per tutti gli aderenti al Fondo, nel caso di accertamento del verificarsi di un evento catastrofale, la compensazione viene determinata avendo a riferimento non il valore assicurato ma un indice di costo (decretato – per prodotto – da Ismea); nel caso di aderenti assicurati per l’avversità gelo, la percentuale di danno è quella stabilita dal “bollettino di campagna” dell’azienda, per tutti gli altri aderenti la percentuale applicata è il danno d’area. AgriCat opera con soglia, franchigie e massimali: in sintesi, per le nostre produzioni, in caso di danni catastrofali, il fondo interviene per perdite di resa, se il danno è superiore al 30% con un limite sino al 40% ovvero interviene per un massimo del 10% sul valore indice. La liquidazione della compensazione economica a carico del Fondo AgriCat è subordinata alla presentazione, tramite il CAA di appartenenza, di regolare e tempestiva denuncia di danno.

Il punto sul meteo ed i prossimi passi per una visione anche di futuro

La stagione agricola attuale già presenta alcune sfide significative a causa delle condizioni meteorologiche dell’inizio di campagna. Infatti, le miti temperature nelle prime due settimane di aprile, unite alla disponibilità idrica nei suoli, hanno favorito una veloce ed anticipata ripresa vegetativa sull’intero areale frutticolo; il successivo ritorno di freddo nelle ultime settimane di aprile (19, 21 e 25 aprile, in particolare) ha così colpito le piante in uno stadio fenologico più sensibile, determinando non solo forte preoccupazione per gli agricoltori, ma anche possibili danni alle produzioni negli avvallamenti e nelle buche tradizionalmente colpite dalle “gelate tardive”; in particolare, in quelli posti a quote superiori ai 500 metri sul livello del mare, dove si sono verificati abbassamenti termici più importanti, potrebbero emergere le criticità maggiori. I nostri tecnici sono già in campo per monitorare la situazione e confrontarsi con gli agronomi ma le prossime settimane saranno fondamentali per definire l’entità dei danni subiti dalle nostre aziende agricole. Parallelamente all’attività in campo dovrà essere programmata quella che oramai è una azione indispensabile di analisi e di conoscenza della rischiosità territoriale per pianificare progressivamente investimenti e soluzioni efficienti di mitigazione dei rischi. I ritorni di freddo in momenti in cui le produzioni sono sensibili, purtroppo, sono sempre più frequenti e dobbiamo essere pronti ad adattarci a questa situazione, non potendo più esclusivamente basare la protezione del reddito delle aziende sugli strumenti assicurativi e mutualistici agevolati e non; una giusta combinazione tra difesa attiva, intesa in senso ampio che sfrutti tutte le più avanzate tecnologie, e difesa passiva potranno concretamente permettere di sostenere gli agricoltori, assicurando la corretta protezione rispetto alle reali esigenze.

Fenomeni di alternanza e riduzione di prodotto

L’Assicurato ha la facoltà di richiedere una riduzione del prodotto, rispettando le condizioni e i requisiti previsti, seguendo un preciso iter che include la presentazione di una richiesta formale alla Compagnia di Assicurazione. Questa richiesta deve essere giustificata da ragioni obiettive. Nel caso in cui la produzione assicurata subisca una diminuzione del 20% per qualsiasi evento al di fuori delle situazioni coperte dalla polizza (ad esempio per fenomeni di naturale alternanza e non per gelate tardive), l’Assicurato ha il diritto di richiedere la riduzione delle quantità assicurate, a condizione che la richiesta sia presentata almeno 15 giorni prima della data di raccolta e debitamente documentata. In tal caso, il quantitativo indicato nel certificato di assicurazione verrà ridotto, con una conseguente riduzione proporzionale del premio. Le richieste di riduzione devono essere formalizzate e inviate al Consorzio. Una volta validate dal Consorzio, che ne certifica l’affidabilità, le richieste di riduzione diventano parte integrante dei rispettivi certificati di assicurazione.

Tra sfide e opportunità con una strategia collaborativa

In definitiva è ancora presto per trarre conclusioni sulla campagna in corso, che dipende da una molteplicità di fattori: meteo, tensioni geopolitiche e sfide economiche e ambientali accompagneranno ancora per lunghi mesi le nostre attività. Tuttavia, dopo aver affrontato questo ultimo complesso anno, consci che possiamo e dobbiamo migliorare per garantire redditività e resilienza alle nostre imprese agricole, continueremo assiduamente a lavorare affinché, con una strategia intelligente e ben concepita e la collaborazione fra tutte le parti interessate, istituzioni, organizzazioni professionali e dei produttori e agricoltori, possa essere migliorata la qualità del nostro sistema, cogliendo le opportunità offerte dalla tecnologia e non solo.

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